Atezolizumab è un anticorpo anti PD-L1 già approvato da FDA per il carcinoma uroteliale avanzato. Il trial OAK ha randomizzato 1225 pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico, pretrattati con 1 o 2 linee a base di platino, a ricevere atezolizumab (1200 mg q21) verso docetaxel.
Endpoint primario overall survival (OS).
A 18 mesi il 40% dei pazienti trattati con atezolizumab era in vita rispetto al 27% di quelli trattati con docetaxel. Atezolizumab si è rivelato più efficace della chemioterapia standard, indipendentemente dai livelli di PD-L1 espressi dal tumore e dall’istologia. Dal punto di vista della tossicità atezolizumab ha un migliore profilo con il solo 15% di eventi avversi “any grade” correlati al farmaco rispetto al 43% nel braccio con docetaxel. Principali effetti collaterali: fatigue, nausea, inappetenza e astenia.