Introduzione
Nel linfoma follicolare (FL), non esistono indicatori prognostici costruiti ad hoc su coorti di pazienti con high tumor burden trattati con immuno-chemioterapia. I due sistemi prognostici FLIPI e FLIPI2, infatti, si basano su coorti di pazienti trattati con chemioterapia (considerando che solo il 59% dei pazienti considerati nel FLIPI2 aveva ricevuto in aggiunta rituximab ai regimi di chemioterapia) di induzione. Tali score inoltre sono stati creati nell’era pre-mantenimento con anticorpo monoclonale anti-CD20. Dal lavoro di Casulo et al, pubblicato nel 2015 su JCO, sappiamo inoltre che un secondo potente fattore prognostico di sopravvivenza globale (OS) è dato dal raggiungimento o meno della sopravvivenza libera da malattia (PFS) a 24 mesi dopo un trattamento immunochemioterapico di prima linea nei pazienti con high tumor burden.
Pertanto, vi è oggi la necessità di identificare nuovi modelli clinici che tengano conto dei nuovi regimi di trattamento, che siano semplici da calcolare e che siano in grado di stratificare i pazienti con la maggior accuratezza possibile, da integrare con fattori biomolecolari che si stanno sviluppando grazie alle tecniche di gene expression profile.
Metodi
Partendo dai dati dei trial clinico prospettico PRIMA, che comprendeva una coorte di pazienti pari a 1135, gli Autori hanno confermato la validità di FLIPI e FLIPI2 in pazienti appunto trattati prospetticamente con rituximab-chemioterapia ± rituximab di mantenimento. Dopo di che, partendo dall’identificazione di cinque fattori clinici alla diagnosi, hanno sviluppato un nuovo strumento di stratificazione prognostica basato su due soli fattori (coinvolgimento midollare e ß2-microglobulina (ß2m)) in grado di predire la PFS.
Risultati
Lo score finale semplificato, chiamato PRIMA-PI (PRIMA-prognostic index) comprende tre categorie di rischio: alta (ß2m >3 mg/L), bassa (ß2m ≤3 mg/L senza coinvolgimento midollare) e intermedia (ß2m ≤3 mg/L con coinvolgimento midollare) (Figura 1). Applicando lo score per la PFS, i rate di PFS a 5 anni risultavano del 69, 55 e 37%, rispettivamente nei gruppi basso, intermedio, alto, con una differenza statisticamente significativa (p <0,0001).
Gli Autori hanno quindi applicato il PRIMA-PI anche per il calcolo della PRIMA-PI sopravvivenza libera da eventi a 24 mesi (EFS24) osservando che anche in questo caso il PRIMA-PI era correlato a EFS24 statisticamente differenti nei tre gruppi.
Questi risultati sono quindi stati validati attraverso il raffronto con una coorte di 479 pazienti esterni provenienti da trial clinici del FL2000 LYSA e dall’University of Iowa/Mayo Clinic Lymphoma SPORE Molecular Epidemiology Resource.
La EFS24 nella coorte di validazione, applicando il PRIMA-PI risultava del 77, 57 e 44% nei gruppi basso, intermedio, alto, rispettivamente (p <0,0001).
Conclusioni
Lo score prognostico PRIMA-PI è un nuovo e semplice strumento prognostico per pazienti affetti da FL che necessitano di trattamento immuno-chemioterapico. Per gli Autori questo score prognostico rappresenta il backbone ideale per un indicatore prognostico più sofisticato che comprenda fattori biomolecolari da integrare e da poter applicare nella pratica clinica.