Numero speciale di "Impact Factor News” n° 1 - Aprile 2020
Introduzione
Il riarrangiamento MYC (MYC-R) si verifica in circa il 10% dei linfomi diffusi a grandi cellule B (DLBCL) e molti studi hanno evidenziato come la sua presenza sia associata a prognosi sfavorevole. L'impatto di MYC-R sulla prognosi potrebbe essere influenzato dal gene partner MYC (immunoglobulina [IG] o un gene non IG). In questo lavoro gli Autori hanno riportato i risultati di un’analisi eseguita su una vasta coorte di pazienti attraverso il consorzio Lunenburg Lymphoma Biomarker per convalidare il significato prognostico negativo di MYC-R (stato di singolo, doppio e triplo colpo) nel DLBCL in correlazione al gene partner MYC.
Metodi
La coorte di studio ha incluso pazienti con morfologia DLBCL confermata istologicamente derivata da grandi studi prospettici e registri di pazienti in Europa e Nord America che sono stati trattati in modo uniforme con immunochemioterapia R-CHOP (rituximab più ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina e terapia con prednisone) o R-CHOP-simile. La metodica utilizzata è stata l’analisi di ibridazione in situ di fluorescenza (FISH) per i loci della catena leggera e pesante MYC, BCL2, BCL6 e IG, e i risultati della stessa sono stati successivamente messi in correlazione con i dati clinici raccolti in modo prospettico.
Risultati
Sono stati identificati un totale di 5117 pazienti di cui 2383 (47%) avevano a disposizione materiale istologico per valutare MYC-R. MYC-R era presente in 264 (11%) su 2383 pazienti e la sua positività era associata a una sopravvivenza libera da malattia e a una sopravvivenza globale significativamente ridotte, con un forte effetto tempo-dipendente, in particolare nei primi 24 mesi dopo la diagnosi.
L'impatto prognostico avverso di MYC-R è stato evidente solo in pazienti con un riarrangiamento simultaneo di BCL2 e/o BCL6 e un partner IG (hazard ratio, 2,4; IC al 95%, 1,6–3,6; p <0,001).
Conclusioni
L'impatto prognostico negativo del riarrangiamento di MYC nel linfoma DLBCL è ampiamente osservato nei pazienti con malattia MYC a doppio colpo/triplo colpo in cui MYC viene traslocato con un partner delle catene delle immunoglobuline e questo effetto negativo si esplica nei primi due anni dalla diagnosi. Gli Autori concludono che da questi risultati diventa fondamentale sviluppare nuove strategie diagnostiche per identificare questa coorte ad alto rischio, che necessita di approcci terapeutici adeguati al rischio non ancora delineati e che vanno quindi individuati in studi prospettici ad hoc.